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| “I disastri ecologici che l'animale umano ha provocato sono di tale grandezza e novità, che ogni novità o cancellazione sarebbero illusori. Il conflitto tuttavia, tra l'intelligenza dell'uomo e l'uso immaturo di essa, non implica un male intrinseco. Se il passato vedeva un'ecologia imposta dalla natura sull'uomo, il futuro può testimoniare una ecologia che si evolve dall'uomo” (P. Soleri) | | “I disastri ecologici che l'animale umano ha provocato sono di tale grandezza e novità, che ogni novità o cancellazione sarebbero illusori. Il conflitto tuttavia, tra l'intelligenza dell'uomo e l'uso immaturo di essa, non implica un male intrinseco. Se il passato vedeva un'ecologia imposta dalla natura sull'uomo, il futuro può testimoniare una ecologia che si evolve dall'uomo” (P. Soleri) |
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- | [http://www.silviananni.com/wiki/index.php?title=DLRilancio RILANCIO ITALIA: non può essere vera riqualificazione senza un PROGETTO]
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- | *[[RILANCIO ITALIA: non può essere vera riqualificazione senza un PROGETTO]]
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| ==[[RILANCIO ITALIA: non può essere vera riqualificazione senza un PROGETTO]]== | | ==[[RILANCIO ITALIA: non può essere vera riqualificazione senza un PROGETTO]]== |
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| ==[[Contributi al GRUPPO DI STUDIO TEMPORANEO SULLA NUOVA LEGISLAZIONE E PIANIFCAZIONE REGIONALE 2013-14]]== | | ==[[Contributi al GRUPPO DI STUDIO TEMPORANEO SULLA NUOVA LEGISLAZIONE E PIANIFCAZIONE REGIONALE 2013-14]]== |
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- | ==Contributi al GRUPPO DI STUDIO TEMPORANEO SULLA NUOVA LEGISLAZIONE E PIANIFCAZIONE REGIONALE 2013-14==
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- | UNIVERSITA’ DI FIRENZE – DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA – DIDA
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- | UNITA’ DI RICERCA PAESAGGIO, PATRIMONIO CULTURALE,PROGETTO – P.Pc.P
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- | '''Proposta di legge regionale - toscana
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- | NORME PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO
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- | P.d.L. 282/2013'''
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- | ''art. 60 - Qualità degli insediamenti''
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- | Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un crescente proliferare di Leggi e Leggine, Regolamenti ecc., tutti o quasi a carattere impositivo. Al contrario una Norma, per essere efficace, deve produrre prioritariamente cultura, essere quindi propositiva – diversamente produrrà molta burocrazia e pochi avvilenti risultati.
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- | Occorre quindi veicolare cultura, perché nessuna norma potrà sostituirsi – nel momento del “fare” - alle coscienze dei singoli attori. In tale ottica appare evidente l'importanza DEL LINGUAGGIO: il linguaggio condiziona il pensiero. Utilizzare parole come “piazza” invece di “spazi pubblici”, “giardino” invece di “verde” pubblico (campagna invece di “territorio rurale).
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- | L'art. 60 costituisce una importate occasione per affrontare e mettere in luce quella che spesso è una zona d'ombra, a volte oscura, dove l'Urbanistica dovrebbe diventare Architettura.
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- | Si ritiene, in sintesi, che si debba provvedere, con opportuno * emendamento, a rimodulare ed integrare l'articolato – comma 1 lettere a) → m) - con riferimento a caratteri non prettamente prestazionali o prescrittivi ma prioritariamente di incremento e/o salvaguardia della qualità delle relazioni sociali e della vita delle persone che abitano e lavorano.
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- | Suggeriamo di definire gli obbiettivi di qualità secondo cinque direttrici:
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- | *relazioni sociali
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- | *vita
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- | *memoria (rif. Statuto del territorio)
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- | *appartenenza (rif. Partecipazione)
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- | *Microclima.
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- | Nell'ottica di una reale progettualità della pianificazione territoriale/urbanistica leggere il tessuto urbano come immagine costruita del tessuto sociale, del tessuto delle relazioni:
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- | *La città dei bambini (la parola bambino non compare mai in tutto il testo di legge) una città per i bambini è una città aperta alla vita ed accessibile; nasciamo disabili, invecchiamo – chi più chi meno – disabili (nella proposta di legge l'accessibilità è al 9° posto)
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- | *la città degli anziani; la terza età come ricchezza di sapere e di memoria; una città che rispetta gli anziani è una città che investe sul futuro, perché non ci può essere futuro senza un passato;
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- | *la città dei ragazzi; le nuove generazioni al centro delle politiche, non solo occupazionali ma di crescita ed integrazione sociale;
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- | *la città dell'incontro e del sapere: strutturare le dotazioni di spazi per l'istruzione e la cultura in un continuum relazionato con gli spazi dell'incontro (giardini, piazze) – ricostruzione, ristrutturazione, conservazione dell'immagine della città attraverso la sua memoria;
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- | *il “green-front”, l'immagine della città dal territorio contermine, il luogo in cui città e campagna (territorio rurale) si incontrano
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- | *la città del fare: Ripensare integralmente le aree artigianali e produttive come aree di grande qualità urbana; il lavoro come valore, aree produttive inserite nel tessuto urbano e connotate per il loro intrinseco valore; i luoghi di lavoro sono luoghi dove le persone passano molto tempo, oltre che sicuri devono essere belli, ovvero di elevata qualità architettonica ed ambientale.
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- | Attraverso la progettazione del tessuto urbano costruire, ristrutturare e conservare l'immagine della città e quindi la sua identità (statuto del territorio) e senso di appartenenza (partecipazione).
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- | ''art.61 (Attuazione delle politiche per la casa negli strumenti della pianificazione territoriale e urbanistica)''
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- | L'articolo impone che negli strumenti di Pianificazione sia prevista la cessione gratuita di quote pari al 20% - in caso di nuova costruzione – o del 10% - in caso di ristrutturazione urbanistica - della SUL realizzata.
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- | Si suggerisce di ripensare alle politiche per la casa come progetto di coinvolgimento sociale - che non si può esaurire in un ulteriore balzello da imporre all'iniziativa privata con modalità di difficile monitoraggio: Occorre progettare una città solidale, prevedendo che le politiche per la casa siano attuate direttamente dalle P.A. - anche attraverso il contributo dei privati – ma all'interno di un piano complessivo che si inserisca nel tessuto ordito come immagine complessiva della città (integrazione)
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- | art. 66 (qualità del territorio rurale)
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- | Si descrivono gli obbiettivi che la pianificazione ai diversi livelli deve raggiungere al fine di garantire la qualità del territorio rurale.
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- | Si ritiene che si debba rimodulare ed integrare l'articolato – comma 2 lettere a) → e) - con riferimento a caratteri non prettamente prestazionali ma prioritariamente di promozione e salvaguardia della cultura contadina.
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- | Occorre infatti riconoscere l'Attività agricola come attività di cultura (non riduttivamente attività economico-produttiva):
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- | *cultura del saper trasformare aggiungendo valore: conservazione, valorizzazione e riproduzione del paesaggio;
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- | *cultura del saper produrre conservando intatte le risorse: assetto idrogeologico, attività di monitoraggio del territorio, pratiche agricole biologiche;
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- | *cultura del saper fare: centralità della produzione alimentare, conservazione e valorizzazione della produzione tipica, importanza della filiera corta, promozione dell'economia a “km 0” (con ricadute a livello di economia sul territorio);
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- | *cultura del saper insegnare: riconoscere e promuovere la campagna (c.d territorio rurale) nel suo grande valore didattico;
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- | *cultura del saper incontrare: cultura dell'ospitalità (agriturismo e agricampeggio)
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- | Occorre inoltre riordinare gli artt. 63-65, includendo nell'art. 66 tutte le indicazioni riferite agli obbiettivi di qualità.
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- | ''Silvia Nanni''
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| ==[[Discussioni_SilviaNanniWiki:Attualità#D.A.S._Dipartimento_Architettura_Sostenibile | D.A.S. Dipartimento Architettura Sostenibile - abstract intervento al Convegno Triennale Architetti Firenze 2009]]== | | ==[[Discussioni_SilviaNanniWiki:Attualità#D.A.S._Dipartimento_Architettura_Sostenibile | D.A.S. Dipartimento Architettura Sostenibile - abstract intervento al Convegno Triennale Architetti Firenze 2009]]== |